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- 22/23 | 02: Guerra e morte: il caso di Patroclo | Matteo Nucci
Nel XVI libro dell'Iliade, Patroclo, compagno e amico di Achille, diventa protagonista. Dopo aver pregato l'eroe dell'ira di lasciarlo combattere al suo posto, entra in battaglia, terrorizza i nemici e l'avanzata troiana si ferma. Le sorti della guerra sembrano sovvertite, tutto pende dalla parte del giovane dolce e comprensivo, divenuto sanguinario e spietato, al punto che Patroclo dimentica ogni raccomandazione, supera la misura umana e va incontro al suo destino. I cantori omerici mostrano che la guerra acceca chi vi partecipa e che la morte è ciò a cui porta, inesorabilmente. E tuttavia, la morte cambia i vivi. Il dolore spingerà Achille a una trasformazione drammatica capace di renderlo definitivamente uomo. Forse è per questo che un grande nemico di Omero, Eraclito di Efeso, detto l'Oscuro, arrivò a scrivere in uno dei suoi più famosi frammenti dal sapore aforistico che "Polemos è padre di tutte le cose"?
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